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È in vigore la normativa che rende obbligatori i test anti-droga per molte categorie di lavoratori, al fine di accertare l’eventuale consumo di sostanze stupefacenti e prevenire incidenti collegati allo svolgimento del lavoro. L’assunzione infatti, anche solo sporadica, di sostanze stupefacenti può comportare alterazioni delle capacità psicofisiche e pertanto risulta particolarmente pericolosa in caso di mansioni che comportano rischi per la sicurezza, l’incolumità e la salute di terzi. Il datore di lavoro deve, pertanto, nominare il medico competente (ove non presente) e prima di adibirlo alle mansioni a rischio, di seguito riportate, deve provvedere a richiedere gli accertamenti sanitari del caso, ovvero il test tossicologico per verificare l’eventuale assunzione di sostanze stupefacenti e psicotrope. Per i lavoratori occupati nelle mansioni individuate, la sorveglianza sanitaria dovrà poi essere effettuata periodicamente con cadenza almeno annuale e, per “legittimo sospetto”, in qualsiasi momento.
Che cosa deve fare il datore di lavoro dell’impresa che occupa lavoratori in tali mansioni?
In caso di lavoratori adibiti alle mansioni sopraindicate,il datore di lavoro deve provvedere alla nomina del medico competente aziendale, se non già presente. Annualmente dovrà poi comunicare, per iscritto, al medico competente, l’elenco dei lavoratori da sottoporre ad accertamenti .Tale elenco dovrà essere tempestivamente aggiornato ed integrato in relazione ai nuovi assunti ed ai lavoratori che hanno cessato le mansioni interessate.
Il medico, una volta ricevuta la lista dei lavoratori da sottoporre a sorveglianza ha 30 giorni di tempo per stabilire giorno ed ora in cui saranno eseguite le visite e gli accertamenti tossicologici.
Tale appuntamento deve essere comunicato ai lavoratori con un preavviso massimo di 24 ore (il minimo non è stabilito).
Come si svolge la sorveglianza sanitaria?
La sorveglianza sanitaria, per questi lavoratori, è divisa in due fasi: una prima fase relativa all’accertamento da parte del medico competente (visita medico-tossicologica e ricerca delle droghe sulle urine) ed una seconda, eventuale, a seguito di esito positivo della prima, a cura delle strutture sanitarie competenti (SER.t, Istituto di Medicina Legale dell’Università di Padova).